Nell’ambito di #FeniceContemporanea 2016, l’associazione CONl’Arte inaugura il Progetto pilota per lo studio, la documentazione e la conservazione dell’arte ambientale contemporanea, dedicato in questa prima fase alle opere di San Gimignano e Poggibonsi.

Il Progetto pilota nasce con l’obiettivo principale di stimolare la conoscenza e permettere la conservazione futura delle opere di arte pubblica e ambientale dei Comuni di San Gimignano e di Poggibonsi. I punti fondamentali dell’iniziativa sono lo studio, la documentazione e la messa in atto di strategie che aiutino a programmare al meglio la manutenzione dei manufatti e l’eventuale esecuzione di interventi di restauro.

Solo attraverso la realizzazione di un protocollo di documentazione adeguato per descrivere i processi di degrado e determinare i fattori di rischio è possibile garantire tutti i passi necessari per la conservazione delle opere d’arte ambientale diffuse nel territorio.

Il Progetto Pilota ha preso avvio dallo studio, dalla documentazione e dalla schedatura di alcune delle opere realizzate in occasione dell’iniziativa Affinità cinque artisti a San Gimignano (San Gimignano, mostra a cura di Luisa Laureati, 1994).

Lo studio delle opere degli artisti di Affinità, Eliseo Mattiacci, Luciano Fabro, Giulio Paolini, Nunzio di Stefano, Jannis Kounellis, ha richiesto un preliminare approfondimento dell’intera esperienza, al tempo altamente innovativa per la scelta di collocare in maniera permanente lavori di artisti contemporanei in un tessuto cittadino fortemente caratterizzato in senso medievale.

È stata studiata la documentazione conservata nell’archivio comunale di San Gimignano e nell’Archivio storico della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Siena, Grosseto e Arezzo.

Inoltre, sono state realizzate delle interviste a tutte le principali personalità coinvolte nell’iniziativa (Sindaco, curatrice, storici dell’arte, artisti e loro collaboratori).

I lavori sono stati poi analizzati dal punto di vista conservativo. L’esito ha suggerito di concentrarsi su Meridiana di Giulio Paolini. L’opera, una volta schedata attraverso una scheda appositamente predisposta, è stata messa in sicurezza nelle aree pericolanti con la collaborazione della restauratrice Irene Biadaioli.